XIII legislatura – Tornata del 4 dicembre 1878
Ed io lo compirò tanto più francamente, e senza riserve, inquantochè affermo, e credo di non essere in ciò smentito da alcuno degli amici miei, nè
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la popolazione da un capo all'altro della penisola: la incertezza dell'avvenire, il timore di pericoli più o meno ignoti, il sentimento della mancanza
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; io credo anzi che l'associazione possa produrre dei grandi benefizi ed abbia un avvenire molto più grande di quello che noi stessi oggi pensiamo. Ma
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vita e le sostanze. A notte tarda furono visti per molte sere occupare tutti gli sbocchi delle strade, e dei vicoli più riposti, avvolgendo quasi la
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sarebbe forse ardimento più grande l'escluderla. Certo è che il principio di autorità è profondamente scosso, e l'ardire che da poco tempo in qua hanno
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Io credo che farei il più grande oltraggio all'onorevole presidente del Consiglio ed all'onorevole ministro dell'interno se attribuissi loro un
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più di tutto, se pur fosse possibile, mi affida la persona del nostro Re, del figlio di Vittorio Emanuele, di quel uomo il quale all'amore della
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Or qua! è, o signori, la nostra condizione politica? La nostra condizione politica è la più solida, la più gloriosa, la più ammirata dal mondo civile.
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Or cosa hanno fatto i Governi per impedirne le terribili conseguenze? I Governi sono ricorsi alle leggi eccezionali, al più fatale accentramento
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suoi gli uni e le altre, e col proprio sangue sui campi di battaglia; e coi consigli più saggi, più leali, e più scevri dalle codarde paure del
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La Lombardia, la più ricca provincia dello Stato, dove più fioriscono l'agricoltura, le industrie ed il commercio, vede il miserando spettacolo che i
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migliore dei Governi; e con fatale illusione crede di poter raggiungere il suo scopo col mezzo delle più grandi immoralità e dei più nefandi delitti.
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Ma nei rapporti della sicurezza pubblica è d'uopo esaminare qual è presso di noi la condizione del proletario, che costituisce il più grande elemento
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La provincia di Capitanata, la più ricca di ottime terre fra cui molte incolte, in quale stato si trova? Piacciavi udirlo dall'onorevole Massari, ex
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Noi, quanti più siamo, rappresentanti e rappresentati, popolo e Parlamento, non abbiamo che un concorde volere, quello dell'unità, dell'indipendenza
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l'onorevole presidente del Consiglio, la sintesi la più preclara della nostra unità, e della indipendenza, il palladio della libertà della patria.
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Il popolo era oppresso dall'usura; cosa abbiamo fatto per toglierla? Abbiamo creato il monopolio bancario, il più rovinoso; e quando noi abbiamo da
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ancora più misera la condizione dei nostri proletari. Noi li abbiamo aggravati di tasse enormi su tutte le sostanze alimentari e, noi abbiamo
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reso all'ordine pubblico i più segnalati servigi, non la si volle armare, ed il brigantaggio cominciò a sorgere.
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. Ma vi è un reato il quale, sebbene non abbia effetti immediati tanto gravi, e quindi sia soggetto a pena assai più mite, nonpertanto, a chi bene
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reato è una dichiarazione di guerra, alla società, una sfida a morte contro le sue più vitali istituzioni.
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Il che dimostra come i sentimenti del giusto e dell'onesto, nonostante le più strane aberrazioni, superano e vincono gli stessi interessi e
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E non occorrono più parole per riprovare i circoli Barsanti, quand'essi furono tanto severamente e tanto universalmente stigmatizzati e da ministri
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despota il camuffarsi da liberale, quanto al più sincero e fervido amatore della libertà l'esser preso per fautore di dispotismo o di reazione.
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Laonde l'onorevole Zanardelli giustamente osservò, citando il conte di Cavour, essere più difficile governare colla libertà, che senza la libertà.
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Il sistema fondato sul principio della repressione, meno sospettoso e più fidente nella salutare efficacia della libertà, rifugge, per quanto è
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E le Loro Maestà lo accettarono con la più squisita benevolenza. La dimostrazione del devoto affetto non poteva riuscire più viva e più commovente.
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Mi limito a richiamare l'attenzione degli onorevoli colleghi non solo sull'odiosissima enormità, ma sul momento in cui fu commesso l'ultimo e più
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Bonacci. … più provetti del nostro nello studio e nella pratica della libertà, come altresì nella esperienza dei suoi inconvenienti e di quei mali
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Tali sono i principali miei desiderii nelle presenti circostanze. Attendo le spiegazioni del Governo, lusingandomi ora più che mai che codeste
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In iscritti e discorsi recenti è stato pure dimostrato che anche tra le nazioni moderne le più libere hanno questa polizia preventiva.
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prendere tra loro i concerti per commettere il più orrendo delitto!
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Ma sovra ogni altra mi piace invocare l'autorità, più venerata e più cara per noi, quella del Romagnosi, che, nella sua genesi del diritto penale
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abusi, produrre dei danni più gravi alla società.
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Rammento di volo, senza riportarne le parole, per cagion di onore cotesti sommi maestri, e perchè si veda che i più insigni giureconsulti e
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), gravissima per le sue conseguenze nei riguardi della sicurezza interna dello Stato e dell'ordine pubblico; ma legalmente è la più semplice, la più facile di
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la questione non fosse più di prudenza che il Governo dovesse usare, ma sibbene di legalità. E queste dichiarazioni, che io ho lette poc'anzi, le
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dell'interno) che fino a quel giorno atti abusivi non si erano commessi da quelle associazioni, dai comitati di provvedimento; ma di più aggiungeva: essi
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delle sue parole. Così sarò più breve nel mio discorso, già troppo lungo, e così ci intenderemo meglio.
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gravano i possidenti, perocchè, quanto meno pagassero all'erario, tanto più potrebbero soccorrere alla povera gente, facendo lavorare.
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provinciali, e comunali, nulla più resta per far lavorare la gente; e la miglior carità è il lavoro. Questa per me, è una delle cagioni principali delle
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così), non solamente si veniva meno alla religione dei più santi doveri, ma ad ogni conoscenza della nostra storia.» Ma non basta, o signori…
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Associazioni repubblicane. Nel discorso d'Iseo le associazioni repubblicane furono trattate con più mitezza. Quel rigore di linguaggio, quelle
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plebisciti del 1859 e del 1860 solennissimi; dopo quello, forse il più solenne di tutti, del gennaio 1878, per la morte del magnanimo Re che tanto ci
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, contro l'ordine costituito, sono delitti. Il Codice considera e non può che considerare come i più
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Il paese, o signori, è stanco, e non ne vuol più di queste agitazioni artificiali, infeconde, dannose.
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più che i reati comuni; e pertanto di sciogliere le associazioni repubblicane. Non solamente sono delitti più gravi, perchè si tratta ai vita e di
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conculcati i suoi più sacri e inestimabili diritti di libertà e d'indipendenza, sa agitarsi da sè senza bisogno di sètte e di associazioni.
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dell'onorevole Mari stesso e quelle dell'onorevole Minghetti, altrimenti non è più un fatto personale.
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All'autorità giudiziaria spetta il pronunciare su ciò l'ultima e più autorevole parola.
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Accademia della crusca
